AUTOMUTUOAIUTO

L’Auto Mutuo Aiuto nelle Forze dell’Ordine e del Soccorso

Un Gruppo di Auto-Mutuo-Aiuto (GAMA) permette di condividere momenti di crisi della vita (malattie, eventi psicotraumatici, lutti, disturbi dell’umore, problemi affettivi, importanti problemi lavorativi, gravi tensioni relazionali) con altre persone che hanno attraversato o stanno attraversando esperienze simili. Ogni Gruppo si costituisce intorno a uno specifico problema/bisogno condiviso dai partecipanti e che rappresenta la ‘stella polare’ che guida lo sviluppo del Gruppo.

Scambiarsi esperienze e sentimenti in un GAMA ha un valore assoluto: al suo interno non esiste chi offre aiuto e chi lo riceve, ma è solo lo scambio alla pari che permette di trovare insieme la propria via d’uscita. Il Gruppo incentiva un atteggiamento positivo e attivo verso le difficoltà da affrontare, stimola ognuno a riconoscersi come risorsa per sé e per gli altri, permette di uscire dalla condizione di solitudine che spesso aggrava le difficoltà, offre un supporto emotivo, aiuta a trovare soluzioni personali per confrontarsi meglio con i problemi da gestire ed i bisogni da soddisfare e a vivere il tempo come una risorsa da impiegare vantaggiosamente per superare le difficoltà del presente e del passato e porsi con atteggiamento attivo e responsabile di fronte alle sfide dell’esistenza.
Gli appartenenti alle Forze dell’Ordine e del Soccorso vivono all’interno di culture organizzative improntate alla riservatezza, quando non addirittura alla diffidenza verso persone esterne alle loro Istituzioni, alla repressione della manifestazione delle emozioni, alla credenza che solo loro “pari” possano capire fino in fondo i problemi che vivono sul lavoro o che si determinano nell’interfaccia tra vita pubblica e privata, il cui confine si embrica così tanto da impedire spesso una più salutare separazione tra vita personale e ruolo sociale. Reagire agli effetti stressanti prodotti da un evento psicotraumatico di servizio (interventi operativi in scenari particolarmente cruenti, operazioni di soccorso in caso di gravi calamità, grave vittimizzazione di minori o soggetti particolarmente vulnerabili, esperienza di imminente pericolo di vita..), confrontarsi con le disastrose e durature conseguenze di una “ingiusta” incriminazione, vivere lo stress del ritorno alla normalità per operatori lungamente impiegati sottocopertura in ambienti criminali o gestire la crisi da distacco dall’ambiente lavorativo- così particolare e totalizzante come quello degli operatori dell’emergenza- che il pensionamento comporta per molti di essi, sono esperienze così tipiche di questi operatori che sarebbe estremamente difficile trovare piena condivisione nell’ambito di GAMA già attivi nel contesto sociale generale.
Non a caso in queste organizzazioni c’è la tendenza alla nascita di GAMA interni, in cui i membri sono “pari due volte”: appartengono allo stesso ambiente e cultura organizzativi e condividono lo stesso problema o bisogno.

Mentre alcuni GAMA sono totalmente autogestiti, altri prevedono una figura che, almeno in alcune fasi della vita del Gruppo, ne aiuta il percorso. Si tratta del facilitatore (helper, catalizzatore, servitore) ovvero la persona che contribuisce attraverso le sue capacità personali e/o professionali, a facilitare il buon funzionamento del Gruppo. Si dibatte sulla possibilità di aprire i GAMA a facilitatori che non condividono il problema comune agli altri partecipanti. Nell’ambito delle Forze di Polizia e del Soccorso si pone un secondo quesito: se il facilitatore debba condividere o meno l’appartenenza all’organizzazione di cui fanno parte gli altri membri del Gruppo.
Sebbene si registri un forte bisogno di forme di aiuto extraprofessionale (non medicalizzato, né psicologizzato) e di condivisione supportiva di situazioni problematiche relative all’ambiente lavorativo che diventano sempre più pressanti e logoranti, nell’ambito delle Forze dell’Ordine e del Soccorso italiane non si è ancora diffusa una cultura dell’AutoMutuoAiuto,

AIGESFOS ritiene che promuovere la nascita di GAMA ‘interni’ possa rispondere concretamente ai bisogni maggiormente sentiti da questi Operatori.

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